Domenico Lombardi e la sua scalata alla “Alpi 4000”

Andare in bicicletta è una sequenza di gesti concreti, metodici ma assolutamente tranquilli, che semplicemente ti fanno stare bene: una pedalata dopo l’altra, un gesto circolare che si ripete chilometro dopo chilometro, in qualsiasi condizione climatica, senza l’arroganza di dover arrivare per forza primi e con il coraggio mite di sapersi anche fermare qualora non fosse il caso di proseguire.

Questo, in brevi linee, è lo spirito che accomuna gli atleti delle “randonnée”, gare ciclistiche caratterizzate da alcuni principi: “stare insieme”, “vedere posti nuovi”, “sentirsi bene” e “dormire solo quando si è stanchi”.

Tanta strada e tanto sacrificio come quello che ha intrapreso il nostro concittadino Domenico Lombardi in una delle “randonnée” più “toste” d’Italia, la “Alpi 4000”, competizione che rientra nel Campionato Italiano Strada Extreme.


Lo scorso 25 giugno gli atleti sono partiti da Bormio, 1440 km, 14 tappe per un dislivello totale di 23000 metri da percorrere in 150 ore, attraversando ben quattro regioni, tra montagne, valli, laghi e i panorami più belli d’Italia.

Non sono mancate le mitiche salite che hanno fatto la storia del “Giro d’Italia”: il Passo dello Stelvio, il Passo Gavia, il Mortirolo ed altre ancora.

Erano previste 2 tipologie di Brevetti BRM (Brevet Randonneur Mondiaux) uno da completare in 150 ore e l’altro in 162 ore.
Domenico ha concluso la gara in 5 giorni, 11 ore e dodici minuti (ore 131 e 12 minuti) un ottimo risultato che gli spalanca di diritto le porte per la leggendaria “Parigi-Brest-Parigi” in programma il 20 agosto 2023.
A lui i complimenti da parte degli storici amici “Ciclisti Murgantini” e dalla redazione di Crazy Radio.

Tommaso Delli Veneri

Sembra un colpo di fulmine, l'attimo, in cui gli sguardi si incrociano ed immediatamente c'è feeling tra lui e lo studio radiofonico; da allora scatta una sorta di innamoramento nei confronti di questo strumento comunicativo ed insieme vissero per sempre "felici e contenti".