Gianfranco, morconese DOC, trova una compatibilità e dona il suo midollo osseo

Diverso tempo fa in radio, nella rubrica “4 Chiacchiere tra Amici”, condotta da Rosario Spatafora, avevamo parlato dell’ADMO, l’Associazione Donatori del Midollo Osseo, grazie anche all’intervento nei nostri studi dell’infermiere Luigi Solla, promotore del progetto di sensibilizzazione “5 minuti per te sono una vita per qualcun altro”.

A sx Luigi Solla, a dx Gianfranco Del Sole

Ma come si diventa donatori di midollo osseo? Si parte da un colloquio con un medico, per poi passare alla firma di un consenso informato. Successivamente si concretizza l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) fino ad effettuar un semplice prelievo di sangue o di saliva che verrà poi “tipizzato”, verranno cioè estratti i dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente. Queste informazioni vengono poi inserite nel Registro Nazionale, collegato con tutti i Registri internazionali e da quel momento sarai un potenziale donatore di midollo osseo… in effetti donatore si diventa dopo aver trovato la compatibilità con chi ne avrà bisogno e le percentuali di probabilità sono molto alte.

Gianfranco Del Sole, 28enne e morconese Doc, è compatibile con una persona affetta da una rara malattia che poteva solo essere curata attraverso una trasfusione di cellule staminali. Dopo diversi accertamenti, è risultato il tipo giusto tra 100mila potenziali donatori sottoponendosi ad un intervento in anestesia totale nel maggio dello scorso anno.

“Un’immensa gioia personale per la fortuna di aver vissuto tutto ciò”, ha dichiarato Gianfranco… “l’unico messaggio che ci terrei passasse in merito alla donazione di midollo, è che rappresenta un piccolo gesto a cui tutti possono avvicinarsi senza alcun timore. La sensibilizzazione è parte fondamentale di un percorso di crescita che non è mai del singolo, ma di tutte le persone che si impegnano a diffondere un messaggio in cui credono. L’autocelebrazione è ciò di quanto più sbagliato ci può essere in situazioni del genere; io mi auguro semplicemente che l’impegno e la passione del mio amico Luigi Solla, possa trovare nel corso del tempo, sempre più condivisione grazie anche a canali come Crazy Radio che hanno sin dall’inizio sposato questa causa, per far sì che il tutto diventi sempre più comune”.

Tommaso Delli Veneri

Sembra un colpo di fulmine, l'attimo, in cui gli sguardi si incrociano ed immediatamente c'è feeling tra lui e lo studio radiofonico; da allora scatta una sorta di innamoramento nei confronti di questo strumento comunicativo ed insieme vissero per sempre "felici e contenti".